Le Capitali della Cultura

Non solo Bergamo e Brescia

LE Capitali Italiane
della Cultura

Qual è la Capitale della Cultura 2022? E quella dell’anno prima?
Ma soprattutto, cos’è la Capitale della Cultura?

Tante sono le città che hanno ottenuto questo titolo e che hanno celebrato l’arte e la cultura nella tradizione e nell’innovazione. 

Perugia
Matera
Mantova
Palermo

Lo sapevi che...

Tutto ha avuto inizio nel 2014

Tutto ha avuto inizio nel 2014, quando venne annunciata la Capitale della Cultura Europea 2019, Matera. 

In finale quell’anno c’erano altre cinque città italiane e capendo l’importanza di valorizzare il patrimonio culturale e promuovere il territorio si decise di iniziare questo progetto anche in Italia. 

 

Il titolo di Capitale italiana della Cultura viene conferito ogni anno a una città diversa dal Consiglio dei Ministri. 

 

L’obiettivo è proprio quello di creare attività che mettano in rilievo il patrimonio culturale italiano materiale e immateriale.

Curiosità

Matera, Capitale Europea della Cultura

Matera è stata la quarta città italiana e la prima del sud Italia a ottenere il titolo di Capitale Europea della Cultura.

Il motto di Matera 2019 è “Open Future”. I progetti sviluppati si basano proprio sul futuro e l’innovazione in contrapposizione con una location ricca di storia formata da antichi luoghi rupestri scavati nella roccia e abitati fin dalla preistoria. Questo rende la città unica nel suo genere e patrimonio dell’Unesco.

Siena
Cagliari

I temi delle Capitali Cultura 2015

I temi fondamentali sono diversi:

 

  • il coinvolgimento della popolazione creando uno scambio tra città e cittadini.
 
  • la creazione di un palcoscenico unito ma separato che potesse coinvolgere la città nella sua interezza. 
 
  • lo sguardo al passato con la protezione e tutela della cultura cittadina ma con un’accortezza maggiore all’accessibilità.

Le prime Capitali Italiane della Cultura

Le magnifiche 5

Il 2015 è iniziato con la proclamazione di 5 capitali della cultura: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena. Il primo anno è stato così, cinque volti, cinque anime, cinque città, con i loro tesori da scoprire e storie da arricchire.

Cagliari

Cagliari ha coinvolto i cittadini in tutte le iniziative creando un cantiere di collaborazione per la creazione di un nuovo panorama geografico e culturale: è stato creato un palcoscenico diffuso che comprendeva teatri, palazzi storici ma anche abitazioni private e balconi delle case del centro storico.

Lecce

Anche Lecce ha dato risalto ai suoi cittadini coinvolgendoli in concorsi fotografici, architettonici, corsi di formazione ed eventi specifici rivolti ai giovani. Le attività che sono state proposte erano volte a incrementare la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Perugia

Perugia ha deciso di incentrare i programmi sulla riqualifica e rilancio della città storica: uno sguardo al futuro e al cambiamento: è stata costituita per l’occasione una fondazione pubblica con lo scopo di ottenere un momento di socialità allargando la possibilità di partecipazione.

Ravenna

Ravenna ha incentrato il suo interesse nel rendere più accessibili i luoghi della cultura concentrando le sue iniziative in due luoghi della città: il centro storico e la darsena. Hanno investito su contenitori culturali e strutture della storia.

Siena

Siena invece prende spunto dalla storia di rinascita culturale della città avvenuta con il Rinascimento, e mette il focus su alcuni temi principali: il pittore senese Lorenzetti e la via francigena.

Curiosità

La Capitali della Cultura in Europa

Titolo che nasce nel 1985 su iniziativa della Ministra della Cultura del Governo greco per avvicinare i cittadini europei. La prima Città della Cultura fu proprio Atene, e poi ogni anno si susseguirono candidature e nomine rendendo l’iniziativa sempre più un successo!

Il progetto viene ribattezzato nel 2000 quando nasce la “Capitale della Cultura”: un programma ben chiaro, organizzato e scandito fino al 2030.

L’Italia ha ospitato quattro volte la Cultura: Bologna, Firenze, Genova, Matera e per gli anni a venire ce ne saranno altre…

Procida
Parma

I temi principali di Matera 2019

 

Il programma per le celebrazioni di Capitale Europea della Cultura si è basato su cinque temi principali che hanno accompagnato l’anno di eventi.

 

Futuro remoto: esplorando l’antica bellezza della matematica di Pitagora e ragionando sul rapporto che lega l’umanità all’universo.

Continuità e rotture: la città cerca di fare pace con la sua forma fisica, i Sassi una volta vergogna nazionale e ora patrimonio dell’Unesco, e pace con le ingiustizie a livello europeo. Per questo si propone come spazio in cui far crescere la cultura, non solo nei teatri ma in tutti gli spazi disponibili.

Riflessioni e connessioni: riflettendo sul valore del tempo e l’importanza della lentezza in contrapposizione a un mondo sempre più veloce.

Utopie e distopie: pensando al passato e al futuro e riconoscendo in Matera uno spazio per alternative comunicative, turistiche e industriali. 

Radici e percorsi: vedendo la Basilicata come spazio di incontro e di passaggio per le popolazioni passate, presenti e future attratte dai valori della cultura meridionale.

Dal 2016 ad oggi

Le altre Capitali

Mantova 2016

È stato creato un vero e proprio laboratorio culturale che coinvolge cittadini e turisti nella realizzazione di cultura sostenibile e innovativa. Uno dei grandi successi che ha portato quest'anno è stata l’integrazione di un app che permetteva a chiunque di far interagire il mondo fisico con il mondo virtuale. Un anno di grande sviluppo per la città di Mantova nel campo tecnologico.

Lo sviluppo c’è stato anche in campo architettonico con un programma di rigenerazione urbana, dando alla città una nuova luce e permettendo il mantenimento dell’antico fascino della città d’arte.

Pistoia 2017

La città ha dimostrato un grande impegno per la valorizzazione di identità e tradizioni. Centrale è stata la rigenerazione urbana con accento sul restauro di edifici e monumenti storici e quindi molta importanza alla preservazione dell’architettura e della storia cittadina. Centrale anche il tema riflessivo con percorsi esperienziali che davano vita a nuovi modelli di produzione culturale.

Palermo 2018

Il tema di città-mosaico è stato basilare per la città di Palermo nell’anno della Cultura. Una città composta da tessere proprio come un mosaico legato insieme dalla cultura, strumento anche di confronto e conoscenza dell’altro. Un mosaico unito per superare le differenze che ostacolano la convivenza tra le persone. Programma strutturato sull’organizzazione degli spazi espositivi e sul segno che le culture passate per la città di Palermo hanno lasciato, nella storia, nelle tradizioni e abitudini.

Matera 2019

In questo anno non ci fu una Capitale della Cultura Italiana, ma Europea.

Parma 2020 - 2021

Parma fu nominata Capitale della Cultura Italiana nel 2020 e venne poi rinnovato il titolo nel 2021 per supportare e dare una seconda occasione alla città di raccontarsi e rialzarsi dopo un anno difficile, colpita dalla pandemia. Il tema è stato il tempo, e con il titolo “la cultura batte il tempo”. L'obiettivo è ampio, e supera anche il concetto di tempo, perchè è un programma a lungo termine, dal 2020 al 2030. Si parla di rigenerazione della società anche in linea con l’agenda per la sostenibilità.

Procida 2022

Piccola isola del golfo di Napoli, si propone come “l’isola che non isola”. Progetto incentrato proprio sul concetto di inclusione con anche artisti provenienti da quarantacinque paesi differenti del mondo. Il progetto è anche ispirato all’agenda 2030 sulla sostenibilità e si divide in cinque sezioni: Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida innova, Procida impara.

FOCUS

Il 2023 è l’anno di Bergamo e Brescia

Il 2023 è l’anno di Bergamo e Brescia che si uniscono in un’unica Capitale per far fronte comune verso una rinascita sociale, cittadina e culturale. Gira tutto intorno al tema della Città illuminata, un progetto che vuole porre le due città come un faro di luce per quest’anno e per il futuro. 

Brescia e Bergamo centrali anche quando si parla di Regione europea della gastronomia, titolo promosso dall’International Istitute of Gastronomy, Culture, Arts and Turism.

E per il futuro?

Quale sarà la Capitale Italiana della Cultura 2024?

Per il 2024 ci aspettiamo grandi cose da Pesaro. Si promette di indagare su natura e cultura: un nuovo concetto di cultura diffusa, inclusiva, in dialogo con l’ambiente che l’umanità condivide con il resto degli esseri viventi.

 

Quindici sono le città che si sono proposte come Capitale Italiana della Cultura per il 2025, e la gara è ancora aperta.

Dieci sono le finaliste per il raggiungimento del titolo tra le quali troviamo: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).

Una sola sarà la vincitrice e potrà portare avanti il progetto di valorizzazione.