Brescia diventa Capitale della Cultura 2023 con la sua storia e tradizione, la cultura enogastronomica e i suoi paesaggi.
Visitare la provincia di Brescia significa fare un viaggio esperienziale attraverso i cinque sensi.
Sei un viaggiatore enogastronomico? O preferisci la natura delle montagne e dei laghi?
A Brescia puoi trovare questo, ma anche cultura, storia, natura e molto altro.
Brescia è soprannominata la Leonessa d’Italia prima di tutto per la lealtà e il valore dimostrato verso la repubblica di Venezia e in seguito per il coraggio dimostrato e la resistenza contro gli austriaci durante l’insurrezione delle Dieci Giornate.
La città presenta tante contrapposizioni che si uniscono a formare un complesso panorama.
Soprannominata da sempre la Città del Tondino perché imprenditoriale e lavoratrice è oggi una città forse diversa, almeno noi la vediamo così.
La componente industriale è ancora molto viva e motore della città, ma si apre alla scoperta e al turismo grazie a tanti spunti e innovazioni, grazie al centro storico ricco invece di tradizione, di vicoletti, di scorci segreti e di grandi piazze cittadine, luogo di incontro e scambio.
Ai lati opposti del centro storico i due poli della vita notturna.
Il Carmine, cuore movimentato, dall’animo inclusivo. Il quartiere è ricco di botteghe di giovani artisti e nuovi locali in vecchi palazzi a volte nobiliari a volte popolari che si snodano nei fitti vicoli del quartiere.
Dal lato opposto Piazzale Arnaldo, arioso spazio con sentimento innovativo e spirito elitario. Una piazza centrale nella storia di Brescia a cui fa da sfondo il panorama dei Ronchi e delle colline bresciane.
Una volta all’anno, tutti gli anni, dal 1927, Brescia diventa sede di partenza per un evento più che unico che coinvolge automobilisti e appassionati di auto d’epoca.
La Mille Miglia colloca Brescia nel passato e nel futuro perché città dove si parte e dove si arriva!
Tutta la città si anima per la gara di corsa che coinvolge non solo la città ma anche la penisola: quattro giorni di viaggio in città d’arte, borghi storici e campagna compongono un percorso ad anello di mille miglia.
Iniziamo con lo spiedo, il piatto principe, un piatto conviviale contraddistinto dalla lentezza della preparazione e che accompagna i pranzi domenicali delle famiglie insieme alla polenta.
Un’altra tipicità è il manzo all’olio di Rovato servito anche questo con la polenta: pochi e facili da reperire i suoi ingredienti, danno vita a un piatto caldo, saporito e che conquista tutti.
Sai che tra gli ingredienti c’è anche l’acciuga? Ma cosa c’entra con la provincia di Brescia? Anche qua la storia ci fa tornare a Venezia e alla Repubblica Veneta a cui Brescia è stata sottoposta per quasi 300 anni.
DA INGREDIENTI POVERI A UNA CUCINA RICCA.
La provincia di Brescia ha un territorio molto vario, che tocca pianura, alpi e laghi e questo permette la creazione di svariati microclimi e quindi lo sviluppo di numerosi prodotti tipici anche molto diversi tra loro
Troviamo i formaggi come il Bagoss, il Silter e il Fatulì, saporiti, caratteristici, prodotti nati da ingredienti e consuetudini povere ma che acquisiscono una grossa importanza nella tradizione Bresciana e fanno parte dei presidi Slow Food.
Sul Lago di Garda puoi trovare invece le limonaie, veri e propri musei a cielo aperto, strutture per la coltivazione di agrumi, unici nel loro genere.
Sempre sul lago, caratteristica anche la produzione di olive del Garda e di olio extravergine DOP dal sapore delicato ed elegante. Ritroviamo la produzione di olive e di olio anche sul Lago d’Iseo con l’olio EVO DOP delle “Città dell’Olio” tra le quali troviamo Marone e Monte Isola.
Parlando invece del vino puoi scoprire prodotti d’eccellenza in tutta la provincia, ce n’è per tutti i gusti: il Franciacorta DOCG, metodo classico per la produzione di bollicine fini, il Curtefranca, una Doc della stessa zona di produzione nella Franciacorta e poi Il rosso rubino nella zona del Botticino. Anche il Lago di Garda offre varietà di vini: il Lugana, vino bianco ormai tra i più famosi d’Italia, il Valtenesi e il Chiaretto, il vino di una notte. E molti altri ancora da scoprire.
Tutte queste tipologie di vino possono accompagnare il tanto amato aperitivo bresciano, un momento leggero per stare insieme. Ma molto più spesso gli stuzzichini sono accompagnati dal drink che si beve unicamente nella provincia di Brescia: il Pirlo, da non confondersi con lo Spritz.
Infine come dimenticare i casoncelli. Si chiamano così grazie al ripieno ricco di formaggio o “caseus”. Spostandosi da un comune all’altro, ma anche solo di porta in porta la ricetta cambia tantissimo ed è anche questo a rendere speciale il piatto.
Non ti fa venir voglia di assaggiarli tutti? Conditi sempre con burro fuso, Grana Padano e salvia come gli Scarpinocc bergamaschi.
Nel drink bresciano si utilizza il vino bianco fermo o frizzante mentre nello spritz viene utilizzato un vino spumante.
Tante sono le leggende intorno a questa bevanda: alcuni dicono che il nome derivi dal termine bresciano “pirlare” che significa cadere, altre pensano che gli osti volessero preparare qualcosa di speciale per i clienti abitudinari che erano soliti prendere un calice di bianco e quindi abbiano iniziato a “sporcarlo” con il Campari, ma la cosa più bella è che ogni oste avrà la sua versione sulla storia di questa bevanda!
Simbolo della città, con le mura, la Torre Mirabella e il ponte levatoio si erge sul colle Cidneo, a controllo della comunità. Era proprio questo infatti lo scopo in epoca medioevale, una roccaforte a difesa dagli invasori.
Oggi è invece un punto di ritrovo, di incontro, ma anche un luogo dove perdersi e scoprire nuovi passaggi e cunicoli, e sede di due importanti musei della città. Il Museo delle Armi Luigi Marzioli dove si trovano armi e armature che raccontano le tradizione armiera bresciana e l’evoluzione tecnologica tra XV e XVIII secolo; e il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, un nuovo percorso espositivo che sfrutta anche il digitale per raccontare le vicende vissute da Brescia durante il Risorgimento.
Una città immersa nella storia.
La città ha l’impronta di tantissime epoche e di tantissimi popoli, ognuno con la propria cultura, arte, architettura.
Il viaggio inizia nella preistoria con l’arte rupestre.
Ma chi fa le incisioni rupestri?
Gli antichi camuni sono i massimi produttori di questo fenomeno artistico che puoi ritrovare in Val Camonica e che diventa nel 1979 il primo Patrimonio dell’Umanità riconosciuto da Unesco in Italia.
I romani lasciarono poi alla città di Brescia il tempio Capitolino, il teatro, il capolavoro di bronzo che raffigura la Vittoria Alata, e Piazza del Foro, andando a creare la più vasta area archeologica romana del nord d’Italia.
Cinquecento anni dopo arrivano i Longobardi, un popolo giunto dal nord, che realizza il complesso monastico di San Salvatore e Santa Giulia. Gli affreschi, la croce di Re Desiderio, la struttura architettonica ora fanno da sfondo al museo di Santa Giulia dove si custodisce la storia della città con mostre permanenti e temporanee.
Infine a ricordare del periodo della guerra ci sono le cinquecentoquattro pietre d’inciampo collocate nella provincia di Brescia. Il simbolo di una memoria diffusa. Il simbolo di un periodo buio per l’Italia e per il mondo, a ricordare che non c’è futuro senza memoria. Ed è qui che la città prova a rialzarsi e a creare il suo futuro.
Brescia prende spunto da questa iniziativa europea e decide di creare un’altro memoriale unico nel suo genere, su proposta dei cittadini. Una strada che da Piazza Loggia porta fino al Castello per ricordare le vittime delle stragi bresciane e per tutte le vittime delle stragi del terrorismo italiano.
Scopri come raggiungere Brescia da diverse destinazioni.
· FS Milano-Venezia
· FS Bergamo-Brescia
· Italo treno da Roma, Milano, Torino, Venezia, Napoli, Bologna
· Autostrada A4 MI-VE: uscita Brescia Centro
· Autostrada A35 Bre.Be.Mi: uscita Chiari Est e raccordo A21 Ospitaletto Montichiari
· Autostrada A21 TO-BS: uscita Brescia Centro
· Aeroporto Bergamo Orio al Serio (Km 53)
· Aeroporto Verona Villafranca Catullo (Km 64 )
· Aeroporto Milano Linate (Km 86)
· Aeroporto Milano Malpensa (Km 143)